sabato, maggio 05, 2007

Storia di un viaggio avventuroso

Eravamo molto combattutti fin dai primordi,sul fatto di pubblicare o no la vera storia del viaggio del tecnico a Barcellona.Sulle prime eravamo scettici,sapevamo che non saremmo mai stati creduti,poi ha prevalso il senso di lealtà verso tutti coloro che credono in questa rivista.Sò che difficilmente crederete a quanto è scritto qui,ma vi possiamo assicurare che è tutto vero,tutto dannatamente vero,purtroppo.

Tutto cominciò con i preparativi del viaggio......
Il nostro tecnico bello e felice,aveva deciso di alzarsi di buona lena la mattina per partire con il primo aereo utile per recarsi nell'affabile città di Barcellona,per sbrigare cosi un noioso impegno di lavoro.Prese la sveglia e come ogni mattina la caricò,e si mise a dormire rilassato e pronto a partire.L'imprevisto come sapete.è sempre dietro l'angolo.Per distrazione non si accorse che la sveglia che aveva caricato,era prive di batterie,e per tanto non poteva funzionare come le si conveniva.Ignaro di ciò fece la valigia,e prima di essere sopraffatto dal sonno,ebbe giusto il tempo di sfilare i vestiti ed infilarsi un piacevole pigiamino comprato pochi giorni prima al mercato delle pulci.Sebbene il sonno arrivò quasi subito,non si può affermare che la notte fu del tutto riposante,visto che il pigiama conteneva al suo interno quei simpatici animaletti,dal quale il mercato traeva il nome,quando si dice la potenza di un marchio eh?
La sveglia doveva suonare all'alba,ma essendo sprovvista di pile,fu costretta a non compiere il proprio dovere,il tecnico che era solito dormire,giusto qualche minutino in più del solito,non si accorse di nulla,e si sveglio placido e beato ad ora di pranzo,una settimana e mezzo dopo.Dopo essersi lavato e aver fatto una buona colazione,impiegando solamente una mezza giornata,decise di recarsi all'aeroporto per prendere il primo aereo per la famigerata città Spagnola.Sfortuna volle che per una banale dimenticanza,una frivolezza da nulla,prendendo il taxi diede come meta del suo viaggio l'aeroporto di Linate.Ora non ci sarebbe niente di male a partire da Linate,soltando che abitando a Virgoli,oscuro e macabro paesino della Sicilia,quell'aeroporto risultava leggermente fuori mano.Il tassista,fra lo stupito ed il meravigliato,e con una espressione tipica di chi si sente preso per il culo,scaricò il passeggero a soli due metri dal punto in cui lo aveva raccolto.Il tecnico era a piedi,con il bagaglio,e lontano da qualsiasi cosa sembrava vagamente simile ad un mezzo di locomozione,cani da slitta e tori da monta inclusi.Ebbe una magnifica idea,se io mi tuffassi qui,sfruttando le correnti del mare,in poche ore potrei arrivare in Spagna!.Si lo sò,la teoria sulle prime potrebbe sembrare bizzarra e forse anche un pochino azzardata,ma soltanto un non tecnico si lascerebbe ostacolare da una bazzeccola del genere.Si tuffò in mare e prese a nuotare......Mentre si trovava in un punto stimato,dal tecnico,di pochi chilometri di distanza dalle coste Ispaniche,in realtà all'incirca a ventidue metri dal punto di partenza,sentì le forze venirgli meno.Lottò strenuamente per ben undicisecondi,scarsi,contro i flutti e poi si addormentò placido e beato facendosi cullare dal mare.Quando aprì gli occhi,due settimane dopo il suo leggero sonnellino,si ritrovo imprigionato in una strana struttura metallica,abitata da tipi abbronzati,che fumavano il sigaro,tutti vagamente rassomiglianti al capitan Findus,della ben nota pubblicità televisiva.Gli spiegarono che,nonostante fossero stati a brevissima distanza da lui,e lo avevano issato pressoche all'istante in barca credendo colto da malore,i loro tentativi di svegliarlo furono infruttosi,ed ora,per rispettare la tabella di marcia,si trovavano in Norvegia,pronti per la caccia al salmone.Il nostro tecnico,per un brevissimo istante venne colto da malore,all'idea di trovarsi cosi lontano da casa,e svenne.I marinai,capendo subito come sarebbe andata a finire la storia,lo abbandonarono su una scialuppa alla deriva,giustificandosi con il fatto che anticamente in quei posti,era abitudine far così.Soltanto una settimana dopo il nostro tecnico si ridestò per il contraccolpo inflitto all'imbarcazione nel mentre uno scoglio arrestava il suo vagabondare.Fu raccolto da un gruppo di persone dai capelli chiari e gli occhi color del mare dopo la tempesta,vogliate scusarmi per questa mia breve divagazione.Costoro altri non erano che un gruppo di scout tedeschi,che se ne stavano beatamente in riva al mare godendosi il loro campeggio.Fra il tecnico e i campeggiatori fu subito amicizia,e fra un wustell e una pinta di birra,il loro rapporto aumentava sempre di più.Il destino infausto volle che mentre si addentrava nel boschetto limitrofo per espletare alcuni bisogni fisiologici causati dalla birra,un rumore attirò la sua attenzione.Credendosi minacciato da un temibile lupo della foresta nera,scappò senza curarsi della destinazione e si perse nel bosco.Iniziò a piovere e mentre cervava un posto dove ripararsi dall'aquazzone,trovò riparo in una grotta.Si mise a dormire per riposarsi dalla lunga corsa.La caverna però era abitata da un temibile orso appensa risvegliatosi dal letargo,in ritardo rispetto alla media dei suoi simili,ma era un gran cosumatore di funghi,allucinogeni ovviamente.L'orso ringhiò per spaventare il suo sgradito ospite,ma il nostro tecnico,che dormiva del sonno del giusto,non si destò minimamente.Dopo aver tentato invano per tre settimane,l'orso decise di trascinarlo di forza fuori e gettarlo sul primo camion che passava.Da una piccola collinetta,il nostro tecnico fu scaraventato su un carico di legnami pregiati destinati ad affrontare un viaggio oltreoceano,per finire poi lavorati da qualche abile artigiano del luogo.A causa della indesiderata caduta,il nostro tecnico aprì gli occhi per un momento e si stupì di essere su un camion.Convintosi che era tutto un sogno,richiuse gli occhi per finire il sonnellino.Cinque giorni dopo si ridestò a Barcellona,dove il camion si era fermato per controllare delle fastidiose noie al motore.Dopo esser stato malmenato dall'autista del mezzo,che lo aveva scambiato per un clandestino,fu lasciato malconcio ma vivo,sul posto.Trovatosi sul posto,decise di recarsi all'appuntamento convenuto,anche se con il lievo ritardo di qualche settimana,si qualche è un eufenismo.

Questo è stato il viaggio del tecnico fino a Barcellona,ora in cuor vostro dopo aver letto del suo lungo peregrinare,potete serbargli rancore?

E se credete che tutto questo è assurdo,aspettate di leggere la seconda parte della storia,il ritorno a casa.Resterete senza parole